Occlusione dentale, i sintomi della malocclusione

Occlusione dentale, i sintomi della malocclusione

Per occlusione dentale si intende l’incontro tra i denti superiori e quelli inferiori, ovvero i denti mascellari e mandibolari. La chiusura, quando mordiamo, è fondamentale per la salute, non solo dentale. Infatti, l’occlusione dentale influisce tantissimo sul benessere dell’apparato muscolo scheletrico e non solo. Esiste, quindi, una connessione importante tra la chiusura dei denti e la postura del corpo. Non si tratta, quindi, solo di un aspetto estetico quando ci troviamo di fronte a una malocclusione. Il problema diventa di natura ben più complessa e genera sintomi.

Occlusione dentale sbagliata o malocclusione: cosa comporta

I danni da malocclusione possono essere diversi, anche a seconda della gravità e della classe. Le conseguenze possono essere tre in particolare e possono generare delle problematiche che vanno a incidere sullo stato di salute generale di chi ne è affetto. Problematiche riguardanti la schiena, il collo e anche psicologiche possono incidere negativamente sulla qualità della vita delle persone.

Tensione muscolare

Quando l’occlusione dentale è squilibrata, si crea una tensione muscolare che incide su collo, testa e spalle. Ciò avviene perché c’è una tensione costante sui muscoli delle tre zone del corpo che non si rilassano mai. Le conseguenze sono anche importanti. Infatti, la tensione costante comporta dolori cronici al collo e persistenti cefalee. Nella zona cervicale si manifestano i principali problemi che si ripercuotono anche durante la masticazione e possono portare a un senso di indolenzimento della mandibola. 

Schiena bloccata

Altra conseguenza della malocclusione è la schiena bloccata. Ovvero, la mancata elasticità, con dolore, della schiena. E’ una conseguenza del fatto che le due arcate dentali, quella mascellare e quella mandibolare, non corrispondono in maniera perfetta alla chiusura e generano problemi alla colonna vertebrale. I sintomi della schiena bloccata sfociano in un mal di schiena cronico di cui il paziente soffre costantemente. 

Postura corpo – mente

Essere affetti da malocclusione genera un malessere generale e di conseguenza anche poca fiducia in sé. La bocca, infatti, è un importante biglietto da visita che influisce in maniera fondamentale sull’estetica del viso. Avere una dentatura che porta a una chiusura irregolare modifica anche le espressioni. Peggio ancora quando questa influisce sulla postura: è noto, da un punto di vista psicologico, che una postura eretta influisce positivamente sulla propria autostima.

Gli altri sintomi dell’occlusione dentale non perfetta

Ai tre sintomi principali, vanno aggiunti altri. Tra questi ci sono le difficoltà masticatorie, il mal allineamento del viso che non appare simmetrico, la respirazione con la bocca aperta e anche altre problematiche. Infatti, potrebbero verificarsi anche carie, parodontopatie, acufeni, vertigini nei casi più gravi e otalgie. Più rare sono le conseguenze sul linguaggio, la comparsa di reflusso gastro-esofageo, tosse cronica, asma e bronchite cronica. Ciò perché la bocca non attiva la prima fase di digestione del cibo con una masticazione sbagliata oppure perché, come nella respirazione con la bocca aperta, consente l’ingresso di batteri nel corpo senza formare un’adeguata barriera.

Ortodonzia per risolvere il problema malocclusione

Il fondatore dell’ortodonzia moderna, Edward Angle, ha classificato le malocclusioni in tre diverse classi. Una sola di queste è ritenuta fisiologica, di Prima Classe o Organica. Le altre due classi, la Seconda e la Terza, sono annoverate tra le cosiddette Malocclusioni. Per risolvere il problema della malocclusione bisogna ricorrere all’ortodonzia. Il programma Dental Rah del Rome American Hospital gruppo Nefrocenter è all’avanguardia nel trattamento delle malocclusioni con le sue strumentazioni all’avanguardia e i suoi specialisti.

Le classi di Angle dell’occlusione dentale

  • I CLASSE. Normocclusione, quando la cuspide mesio-vestibolare del primo molare superiore, ingrana con il solco mesio-vestibolare del primo molare inferiore.
  • II CLASSE. Disto-occlusione, quando la cuspide mesio-vestibolare del primo molare superiore, occlude mesialmente al solco mesio-vestibolare del primo molare inferiore. A seconda della posizione degli anteriori è divisa in due sottoclassi dette divisioni. Nella prima divisione si ha una seconda classe, a livello posteriore, ed un aumento dell’overjet negli anteriori. Nella seconda divisione c’è un’assenza di overjet a livello anteriore, determinata dalla palatoversione dei frontali superiori.
  • III CLASSE. Mesio-occlusione, quando la cuspide mesio-vestibolare del primo molare superiore ingrana distalmente al solco mesio-vestibolare del primo molare inferiore.

Le cause della malocclusione

Esistono diverse cause che possono portare a un’errata occlusione dentale. Tra queste ci sono.

Succhiarsi il pollice. Se da bambini c’è l’abitudine a succhiarsi il pollice è possibile sviluppare una chiusura sbagliata.

Spingere la lingua contro i denti. Chi spinge la lingua contro i denti in continuazione, per abitudine, può generare problematiche.

Uso prolungato del ciuccio. Se dopo il terzo anno di età il bambino ha ancora bisogno del ciucciotto possono verificarsi delle modificazioni alle arcate dentarie. 

Uso prolungato del biberon. Anche se il bambino utilizza per lungo tempo il biberon per la colazione, questo può causare problemi.

Bruxismo. Il bruxismo, ovvero serrare i denti anche durante il sonno, è una delle cause principali.

Interventi dentali. Se le capsule dentali, gli impianti o le otturazioni dentali non sono perfette, le conseguenze per il paziente possono portare alla malocclusione. 

Perdita di uno o più denti. La chiusura viene profondamente modificata se si perde uno o più denti in età adulta.

Denti scheggiati. Un dente spezzato o scheggiato e non ricostruito comporta problematiche alla chiusura.

Tumori. Chi viene colpito da tumore alla bocca o alla mandibola subisce una modificazione dell’occlusione dentale.

Frattura mandibolare. Se in età infantile il soggetto ha subito una frattura mandibolare, in età adulta avrà delle conseguenze.

Artrite reumatoide. L’artrite può causare, in rari casi, una malocclusione.

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