Epatite: le categorie, il contagio e le cure

L’epatite è un’infiammazione al fegato. Diverse sono le cause che la scatenano tra cui virus, tossine, alcol, farmaci e malattie autoimmuni. Esistono diversi tipi, ognuno dei quali ha cause, sintomi e trattamenti specifici. Ci sono diversi esami che possono essere utilizzati per diagnosticarla. Il primo passo nella diagnosi dell’epatite è una visita medica completa. In seguito, il medico può richiedere alcuni esami di laboratorio per determinare se il paziente ne è affetto e quale tipo di epatite è presente. Alcuni dei test comunemente utilizzati per diagnosticare l’infiammazione includono esame del sangue, esame delle urine: un esame delle urine può essere utilizzato per valutare la funzione renale e rilevare eventuali segni di infezione virale. Gli esami possono essere svolti presso i laboratori Nefrocenter e il Rome American Hospital

Altri esami che il medico può richiedere

Nel caso in cui il medico sospetti che ci sia in atto un’epatite e i sintomi sono abbastanza gravi, possono essere richiesti altri esami. Tra questi, un’ecografia può essere utilizzata per valutare la struttura e il funzionamento del fegato. Inoltre, può prescrivere una biopsia che prevede la rimozione di un piccolo campione di tessuto dal fegato. Questo viene poi analizzato nel laboratorio di anatomia patologica per determinare se ci sono segni di infiammazione o danni al fegato.

Le categorie di epatite virale

L’epatite virale è causata da un’infezione virale e può essere classificata in cinque tipi principali: A, B, C, D ed E.

L’epatite A è causata dal virus HAV. Si diffonde attraverso il contatto con feci infette o con cibi e acqua contaminati. I sintomi includono febbre, stanchezza, nausea, vomito, dolore addominale e urine scure. Non esiste una cura specifica. I sintomi, fino alla scomparsa, possono essere trattati con farmaci e riposo a letto.

Quella B è causata dal virus HBV. Il contatto avviene con sangue infetto, fluidi corporei o oggetti contaminati. I sintomi sono caratterizzati da febbre, stanchezza, nausea, vomito, dolore addominale, urine scure e ittero. Può essere curata con farmaci antivirali e vaccini.

Invece, l’epatite C è causata dal virus HCV. La sua diffusione avviene attraverso il contatto con sangue infetto, fluidi corporei o oggetti contaminati. I sintomi includono febbre, stanchezza, nausea, vomito, dolore addominale, urine scure e ittero. Può essere curata con farmaci antivirali.

Il virus dell’epatite D (HDV) si diffonde attraverso il contatto con sangue infetto, fluidi corporei o oggetti contaminati. Viene curata solo se trattata contemporaneamente alla B con farmaci antivirali.

Infine l’epatite E HEV si diffonde attraverso il contatto con feci infette o con cibi e acqua contaminati. I sintomi includono febbre, stanchezza, nausea, vomito, dolore addominale e urine scure. Non esiste una cura specifica, ma i sintomi possono essere trattati con farmaci e riposo a letto.

Epatite tossica

La tossica è causata dall’esposizione a sostanze tossiche come alcol, farmaci o sostanze chimiche. Si manifesta con nausea, vomito, dolore addominale, urine scure e ittero. Il trattamento dipende dalla sostanza che ha causato l’infiammazione del fegato.

Epatite autoimmune

L’epatite autoimmune è causata dal sistema immunitario che attacca erroneamente le cellule del fegato. L’attacco causa infiammazione. Si manifesta con stanchezza, dolore addominale, nausea, vomito, perdita di peso e ittero. Il trattamento dell’epatite autoimmune comprende farmaci immunosoppressori e corticosteroidi.

Regole per l’alimentazione

Un’alimentazione adeguata può aiutare a ridurre il carico sul fegato e migliorare la salute generale del corpo. Le persone con epatite dovrebbero evitare il consumo di alcol e limitare l’assunzione di grassi e colesterolo. Inoltre, dovrebbero consumare cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, e bere molta acqua per mantenere il corpo idratato.

Incidenza mondiale dell’epatite

L’epatite è un problema di salute pubblica globale, con un’incidenza elevata in alcune parti del mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 325 milioni di persone in tutto il mondo vivono con l’epatite B o C, che sono le forme più comuni di epatite virale cronica. L’OMS stima che ogni anno ci siano circa 1,4 milioni di nuove infezioni da epatite A, 2,7 milioni di nuove infezioni da epatite B e 1,75 milioni di nuove infezioni da epatite C.

Associazioni che se ne occupano

Esistono numerose organizzazioni e associazioni che si occupano dell’epatite, promuovendo la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della malattia. Alcune delle principali organizzazioni includono l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato, l’Associazione Europea per lo Studio del Fegato e l’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato. Il 28 luglio di ogni anno si celebra la giornata mondiale dell’epatite.

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