Emodinamica e Cardiologia Interventistica

La cardiologia interventistica al Rome American Hospital gruppo Nefrocenter si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie cardiovascolari. Utilizza tecniche invasive ma non chirurgiche. Gli interventi di cardiologia interventistica sono eseguiti dai cardiologi interventisti, che utilizzano cateteri e altre strumentazioni per accedere alle arterie e alle vene del cuore e per eseguire interventi minimamente invasivi.

Cardiologia Interventistica contro angina pectoris e infarto del miocardio 

La coronografia e l’angioplastica coronarica sono interventi di cardiologia interventistica importanti per il trattamento delle malattie coronariche, come l’angina pectoris e l’infarto miocardico. Questi interventi sono minimamente invasivi, consentono un’ottima visualizzazione delle arterie coronarie e possono essere eseguiti in regime di day surgery, riducendo il tempo di degenza del paziente in ospedale. Inoltre, l’angioplastica coronarica può essere eseguita con una bassa percentuale di complicanze, rispetto ad altre forme di interventi chirurgici più invasivi come il bypass coronarico.

Coronografia

L’intervento di cardiologia interventistica più comune è la coronografia, una procedura che viene eseguita per valutare l’entità e la localizzazione di eventuali ostruzioni delle arterie coronarie che alimentano il cuore. Avviene inserendo un catetere attraverso un’arteria periferica, di solito quella del polso o dell’inguine, e facendolo avanzare fino alle arterie coronarie. Una volta raggiunte le arterie coronarie, viene iniettato un mezzo di contrasto radiopaco che consente di visualizzare le arterie coronarie attraverso una serie di radiografie. La coronografia può individuare la presenza di ostruzioni delle arterie coronarie e la loro posizione, permettendo ai medici di pianificare eventuali interventi di angioplastica.

Angioplastica

L’angioplastica coronarica è un intervento di cardiologia interventistica eseguito per trattare le ostruzioni delle arterie coronarie individuate durante la coronografia. Durante l’angioplastica coronarica, un catetere viene fatto avanzare attraverso l’arteria periferica fino alla zona ostruita dell’arteria coronaria. Una volta raggiunta la zona di ostruzione, viene gonfiato un palloncino posto all’estremità del catetere per dilatare l’arteria e ripristinare il flusso sanguigno attraverso l’arteria coronaria. In alcuni casi, il medico inserisce una stent, una sorta di tubicino metallico, per mantenere l’arteria dilatata e prevenire una nuova ostruzione.

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SANGIORGI
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