Andrologia & Urologia

Andrologia al Rome American Hospital gruppo Nefrocenter. E’ l’area che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento di patologie dell’apparato riproduttivo maschile e delle disfunzioni sessuali maschili. L’area di urologia si occupa della prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie che colpiscono l’apparato urinario maschile e femminile, così come gli organi genitali maschili esterni.

Andrologia, le patologie trattate

Le patologie trattate dalla clinica di andrologia possono includere disfunzioni sessuali maschili, come la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce, l’eiaculazione ritardata e la ridotta libido. Inoltre, gli specialisti di Andrologia si occupano di patologie dell’apparato riproduttivo maschile, come l’infertilità maschile, la varicocele, l’orchite, l’epididimite, l’ipogonadismo e il tumore testicolare.

I servizi diagnostici e terapeutici

Il Rome American Hospital offre una vasta gamma di servizi diagnostici e terapeutici per le patologie dell’apparato riproduttivo maschile, tra cui esami di laboratorio, esami ecografici, esami urodinamici, biopsie testicolari e trattamenti farmacologici. Inoltre, i medici specilisti effettuano anche consulenze e supporto psicologico per le disfunzioni sessuali maschili, come la disfunzione erettile, che spesso possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute mentale del paziente.

La chirurgia andrologica

Al RAH si effettuano servizi di chirurgia andrologica per trattare le patologie dell’apparato riproduttivo maschile, come la correzione di anomalie congenite o acquisite dei genitali maschili, la chirurgia della disfunzione erettile e la chirurgia per l’infertilità maschile. Tra le procedure chirurgiche che possono essere eseguite in una clinica di andrologia ci sono, ad esempio, la vasectomia, la vasovasostomia, la varicocelectomia, la biopsia testicolare e la chirurgia del pene.

Consulenza sulla salute sessuale

Gli specialisti di Andrologia forniscono consulenza e supporto su questioni relative alla salute sessuale e riproduttiva maschile, come l’uso di contraccettivi maschili, la fertilità maschile e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Al Rome American Hospital gruppo Nefrocenter offriamo un approccio integrato e personalizzato alle patologie dell’apparato riproduttivo maschile e alle disfunzioni sessuali maschili, fornendo servizi diagnostici, terapeutici e di supporto psicologico. La scelta dei trattamenti dipende dalle esigenze di ogni singolo paziente e dalle cause specifiche della patologia o della disfunzione sessuale. 

Prevenzione essenziale

È importante che il paziente discuta con il proprio medico andrologo le opzioni di trattamento disponibili e valuti attentamente i potenziali rischi e benefici associati a ciascuna opzione di trattamento. Inoltre, è sempre consigliabile sottoporsi regolarmente a controlli medici per la prevenzione e la diagnosi precoce di eventuali patologie dell’apparato riproduttivo maschile o disfunzioni sessuali maschili.

Urologia: gli strumenti del RAH

Le specialità del Rome American Hospital nel campo dell’urologia consistono principalmente nella chirurgia mininvasiva dell’apparato urinario (ghiandola prostatica) e nel trattamento Rezum per ipertrofia prostatica benigna.

Questi interventi sono fondamentali per prevenire e curare disturbi e patologie urinarie come infiammazioni, infezioni, calcoli delle vie urinarie, ipertrofia prostatica benigna, incontinenza vescicale, insufficienza renale, prostatite acuta o cronica e il prolasso vescicale.

Diagnosi e cura delle patologie urinarie al RAH

Il Rome American Hospital è all’avanguardia per quanto riguarda diagnosi e cura delle patologie urinarie, servendosi di terapie innovative e interventi di chirurgia mininvasiva.

Il trattamento Rezum, pratica adoperata al RAH, è utilizzato per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Si tratta di una terapia innovativa che si presenta come alternativa all’intervento di stampo chirurgico, laddove quest’ultimo prevedeva l’asportazione dell’ipertrofia prostatica ostruttiva. Il trattamento Rezum prevede la regolare ripresa della funzione urinaria senza andare a modificare la morfologia
dell’apparato urinario, di fatto preservandone tutte le funzioni. Al RAH il trattamento Rezum viene effettuato senza anestesia generale, e dura circa 15 minuti.

Grazie alle moderne tecniche chirurgiche mininvasive, è possibile invece curare la calcolosi urinaria: patologia ad alta incidenza che si manifesta tipicamente con una colica renale, oltre che con un dolore acuto al fianco con irradiazione anteriore e verso il basso, che necessita di una rapida somministrazione di un farmaco analgesico-antiinfiammatorio, cui segue un rapido miglioramento della suddetta sintomatologia
dolorosa.

Nella maggior parte dei casi, l’intervento per via endoscopica con litotrissia e asportazione dei frammenti litiasici rappresenta la terapia di scelta. Il trattamento di un calcolo renale si decide sulla base della sede, delle dimensioni e della composizione chimica del calcolo.
Al RAH vengono adoperati anche interventi di ricostruzione delle vie urinarie.

Il trattamento Rezum e la chirurgia mininvasiva per l’ingrossamento prostatico

Tra gli strumenti adoperati dal Rome American Hospital per curare le patologie urinarie c’è il vapore aqueo, utilizzato durante il trattamento Rezum. Si tratta di una vera rivoluzione nel campo dell’urologia. Attraverso questo tipo di trattamento, il vapore aqueo viene iniettato con un sottilissimo ago all’interno del tessuto prostatico ipertrofico (detto anche adenoma prostatico), con conseguente riduzione progressiva del volume della ghiandola prostatica.

Per curare l’iperplasia prostatica urinaria, una malattia che colpisce oltre 500 milioni di uomini e che consiste nell’ingrossamento della prostata, viene adoperato un trattamento mininvasivo della durata di cinque giorni che non lascia alcun impianto permanente nel corpo ed è privo degli effetti collaterali associati all’uso dei farmaci e dei rischi per la funzionalità sessuale e la continenza urinaria che possono verificarsi in seguito a un intervento chirurgico maggiore.

Esami urodinamici

L’esame urodinamico è un test diagnostico adoperato per valutare le funzionalità di vescica (immagazzinamento) e uretra (rilascio). Il principale test urodinamico è l’uroflussometria. Questo tipo di test viene prescritto in presenza di sintomi come l’incontinenza urinaria o la minzione frequente o dolorosa.

L’uroflussometria è un test non invasivo che impiega un uroflussometro, che misura la quantità di urina espulsa in un’unità di tempo, riportandola poi in tempo reale su un grafico. Per eseguire il test, al paziente viene chiesto di urinare in una sorta di toilette collegata all’uroflussometro e dotata di un’apposita scala di misurazione del flusso d’urina.

L’uretrocistoscopia

L’uretrocistoscopia fa parte dell’insieme degli esami endoscopici. Utilizza uno strumento chiamato cistoscopioche permette di visualizzare le pareti interne dell’uretra e della vescica. Lo strumento può essere rigido o flessibile, il secondo viene adoperato maggiormente in quanto più indolore, in quanto si adatta alle vie naturali.

Prima dell’inserimento del cistoscopio, il paziente deve aver precedentemente svuotato la vescica e stendersi sul lettino a pancia in su e con le ginocchia piegate. il medico applica dunque un gel lubrificante e anestetizzante. Lo strumento viene dunque inserito nell’uretra e spinto fino alla vescica; la telecamera inserita nel cistoscopio permette di catturare le immagini e permettere al medico di analizzarle su un monitor.

La biopsia fusion

La biopsia fusion (detta anche biopsia prostatica fusion) è un altro esame eseguito al RAH. L’esame consiste in dei prelievi bioptici a carico della prostata eseguiti a seguito di una risonanza magnetica multiparametrica della prostata precedentemente eseguita. Per questa biopsia viene adoperata una sonda ecografica prostatica transrettale.

La biopsia fusion fonde quindi – tramite un apposito software – le immagini dell’ecografia con quelle della risonanza magnetica per identificare le zone sospette. Il medico procede dunque con l’anestesia locale e successivamente può procedere con i prelievi bioptici, che grazie alla “fusione” delle immagini possono essere eseguiti in modo più preciso.

GIULIANELLI
BRANCATO
NUPIERI

Iscriviti alla newsletter

Ricevi informazioni riguardo argomenti connessi alla salute e novità del mondo medico sanitario. Scopri di più sul RAH e ricevi offerte speciali.

Scopri i servizi del Gruppo NefroCenter